Il
processo poetico non è solo una modalità del dire, del dire le
cose più esattamente. Non è l'abbellimento della verità.
La
poesia dovrebbe essere soprattutto l'occasione per parlare il meno
possibile. Non deve aiutare a dire: deve costringere a dire il meno.
Eppure/comunque: se volessi essere abbastanza "poeta" dovrei
sforzarmi verso la parola annebbiata, verso l'ornamento abbozzato a margine.
Indulgere alle buone pratiche del vivere sociale, a una costruzione
dei testi che strizzi l'occhio alla necessità di far sentire la mia
voce: l'esposizione, la lettura in pubblico, la figura affascinante
dei poeti. Per troppo tempo me la sono presa con l'occhio quando
invece è tutto un problema di risoluzione, di allargamento
dell'immagine.