Comincia
l'analisi dei componenti, è incipit per l'esegeta, sono qui per
darti pienamente ragione, è da un po' che ti sto dietro, la
fenomenologia dell'infanzia con tutti i crismi, non l'avrei mai detto
pensa, è con gli strumenti che ci mancano che facciamo il mondo,
alcune parole comunque troppo altisonanti, di tutto ciò che potevi
segnalare, un furto, a proposito, giusto una curiosità, come fai
appena nato a sapere la buffoneria degli oggetti, comunque è una
pagina già piena di testo, obiettivo del colpo d'occhio raggiunto,
riconosco una forma orgogliosamente intenzionale, mi sembra che tu
stia crescendo, senso di marea, al trotto sui tempi dello sviluppo,
sei nato pronto insomma e non siamo neanche a metà pagina, sono
stato bravo?, tu sei stato bravo, non te ne fregherà niente ma sappi
che ti copierò, il poetichese intendo, che odi tanto, a un certo
punto comunque la spari abbastanza grossa, dirai ovviamente che era
funzionale,
l'appassionato sguardo in retrospettiva di un'enciclopedia, questo
atto di tradimento è qui, ed è adesso, serve a ricordarmi di
disperare, sono quasi pentito, ci vai giù pesante con le notazioni
sensoriali, confermo che sei cresciuto, già, sarà stato questo
l'ultimo testo che hai scritto, già, ci scommetto, chissà la
novità, ti stai allargando, anche un riferimento sessuale del tutto
gratuito, funzionale
già, no comment, l'ultimo pezzetto sta dietro, poche righe per
fortuna, era ora, cazzo ci hai voluto sbattere in faccia tutta la
vita, non credo sia la tua, bello comunque, non potrei fare meglio
neanche con tutto l'impegno del mondo, eccolo qua, l'accidente del
corpo, magari ti sottovaluto, oh finisce spiazzando
***
A fianco,
già sono stupito, il lampo di un'inquadratura, si parla di un
guasto, praticamente questo è quel discorso sulla luce che prima...,
potrei chiuderla qui, sei stato bravissimo, complimenti davvero, si
vede che c'eri portato, il tuo primo corsivo nel primo punto in cui
ti sei dimostrato davvero geniale, l'avevo capito che volevi giocare
il gioco del macro e del microcosmo, una direzione che in qualche
modo trattenga, che mi stai indicando, già capisco poco di mio,
piccolo stacco. Sul resto invece non ho capito una poetica mazza,
sono stufo e voglio farla breve, sembra la messa in cantiere di un
progetto, o un augurio lasciato cadere così, o un avviso di
pericolo, come il tutto possa ricollegarsi a prima, no sul serio
questa è veramente difficile, sei stato molto bravo, ma sei stato
proprio tu a vendermi questa cosa, io mi sono consegnato, e adesso
andando così spedito con i mezzi retorici che vuoi?, insomma si
capisce che gli occhi da lenire sono una realtà inemendabile, la
sfericità dei fianchi un rapido pensiero che non vuol dire, troppo
difficile, ti rendo omaggio, ti copierò, stremato, se il buongiorno
si vede dal mattino
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